La pasta al pomodoro vince al Pasta World Championship

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Ho partecipato per la seconda volta al PASTA WORLD CHAMPIONSHIP organizzato da Barilla.

La prima volta andai a Parma, mentre quest’anno giocavo in casa perché è stato organizzato a Milano.

 

Un campionato internazionale in tutti i sensi. Anche le persone ospiti e non solo gli Chefs in gara, venivano un po’ da tutto il mondo. Il bello di questo? È che fra una gara e l’altra, una foto ed un piatto di pasta, ho avuto modo di conoscere di persona tanti “amici” che seguo da tempo nei social e che non avevo mai incontrato di persona.

 


 

Ancora una volta il cibo è convivialità. Una manifestazione internazionale che ha saputo avvicinare persone diverse da paesi diversi. Viviana Varese stessa, una dei giudici, ha detto che per lei la pasta è: “Lo spaghetto della mezzanotte, l’allegria e stare attorno alla tavola”.

 

18 Chefs in gara pronti a sfidarsi, neanche a dirlo, a colpi di pasta, con un unico messaggio: “mangiare in modo positivo e sano”. La giuria? C’erano i nostri italianissimi Luigi Taglienti, Lorenzo Cogo e Viviana Varese, insieme a Holger Stromberg e Brittany Wright.

 

 

Sono sincera, ho più visto e fotografato piatti piuttosto che mangiati. A volte però basta vedere come sono stati preparati, i passaggi, la cura, potere sentire i profumi e vedere i colori che già puoi farti un’idea.  Sapere cucinare la pasta e saperla fare nel modo giusto non è un gioco da ragazzi. La pasta la si mangia ormai in tutto il mondo, credo che sia uno dei piatti più internazionali, ma da italiana che ha vissuto a NY tanti anni e soprattutto avendo lavorato per un grosso gruppo di ristoranti italiani (veramente italiani!), posso dire che non è un piatto banale e scontato.

 

Non faccio nomi perché si dice il peccato ma non il peccatore, ma avere visto un piatto dove la pasta era stata frullata… ecco, mi è bastato vederlo quel piatto senza avere bisogno di assaggiarlo. Questo per dire che non si deve sempre strafare, cercare la cosa più strana o innovativa per dimostrare la propria competenza, anzi.

Sono stata quindi piacevolmente stupita quando la sfida finale, quella per proclamare il vincitore, richiedeva la preparazione di una banalissima, semplicissima (solo all’apparenza) pasta al pomodoro.

Una cosa che dicevo sempre a NY quando dovevo valutare se un ristorante italiano fosse buono o meno (la cosa vale comunque anche in Italia), è che se si mangia una buona pasta al pomodoro allora il ristorante è buono!

 

In finale sono arrivati lo Chef cinese Toby Wang e la Chef statunitense Carolina Diaz che ha poi vinto con il suo spaghetto al pomodoro. Posso dire vincitrice in tutti i sensi perché quando si è presentata e ha parlato di se stessa, ha voluto sottolineare che il suo volto (ha origini messicane) è il volto della vera America. Quella che deve essere, fatta di tante culture.

 

Foto di: Michael Gardenia

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