Viaggio in Val Venosta

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Vado in montagna sin da quando sono piccola, sia in Estate che in Inverno, ma come dico spesso, la montagna in Estate è speciale e se inizi poi non potrai più farne a meno.

Tante vacanze passate in Alto Adige, ma mai in Val Venosta; una destinazione da cui sono stata piacevolmente colpita in questo viaggio.

Una cosa in particolare mi ha colpita: la gentilezza. In ogni occasione abbiamo trovato persone di una gentilezza infinita, disponibili, che ci hanno raccontato con passione quello che facevano.

 

Il viaggio inizialmente doveva essere solo un paio di notti organizzato dall’ente del turismo dell’Alto Adige, ma poi ho aggiunto qualche giorno extra di nostra vacanza. Se vi siete persi il racconto, lo trovate nel mio profilo IG in questa story in evidenza Alto Adige 1. I primi giorni sono stati nella zona di Carezza e Lana, per poi spostarci in una zona assolutamente nuova che è la Val Venosta che trovate sempre in IG in questa story in evidenza Alto Adige 2.

 

Quando i viaggi sono di lavoro, come ho spiegato anche nelle story, ci tengo che siano viaggi costruiti a quattro mani, perché anche se è una destinazione in cui vengo mandata, comunque il viaggio viene preparato insieme, cercando di fare esperienze ed attività come se fosse una mia vacanza.

 

La Val Venosta è una terra assolata. Come mi hanno raccontato diversi produttori che ho incontrato, hanno il sole 300 giorni all’anno ed è per questo che hanno ottime mele, un riesling favoloso e poi ho scoperto essere famosa per fragole e albicocche.

 

In un viaggio mi piace sempre fare un mix di esperienze, e quando si tratta di montagna deve esserci sempre un’escursione in quota, mi piace conoscere le produzioni locali per portare a casa un po’ di prodotti ed ovviamente la parte cibo è fondamentale.

Come ho scritto sopra trovate il viaggio nelle story in evidenza, ma qui cerco di farvi una piccola guida scritta.

 

 

ALLOGGIO:

Come base abbiamo alloggiato a Vezzano, presso l’hotel Vinschgerhof. Un hotel che se vogliamo per certi aspetti un pochino diverso rispetto a quelli dove solitamente vado. Di solito cerco hotel più piccoli e magari caratteristici. Ho voluto però provarlo per un aspetto particolare ed interessante, soprattutto per chi come noi viaggia con dei pelosi. È un albergo molto pet friendly, ma con caratteristiche, attenzioni e servizi che non mi erano capitati prima. I cani vengono da subito accolti come ospiti speciali, con biscottini ed un welcome kit. In camera ci sono ciotole e tappetino. Una cosa che non mi era mai capitata, c’è una sala ristorante extra alla quale possono accedere gli ospiti con il loro cane. Per alcuni viaggiare con il cane può essere complicato per via di una dieta alimentare da seguire che necessita di cibo che va conservato in frigorifero o magari segue alimentazione barf. L’hotel Vinschgerof è aperto a questo e tiene il cibo necessario in fresco. Ultimo aspetto, hanno costruito un’area cani molto curata ed attrezzata, davanti all’albergo, dove fare sgambare i cani. Maggiori info sul programma “Vacanza con il cane” le trovate a questo link.

A parte il discorso pet, come dicevo per noi importante, ci siamo trovati molto bene. La proprietà ed il personale sono super gentili. Ci sono spazi rinnovati recentemente molto belli, con uno stile moderno ma accogliente. All’esterno ci sono zone diverse dove rilassarsi, potere fare colazione nella bella stagione, bere un aperitivo o cenare. Una spa all’ultimo piano con una vista stupenda sulla vallata e le montagne. La sala ristorante è molto luminosa, si mangia bene e le camere sono spaziose. Indipendentemente dal discorso pet che per chi ha un cane è un plus, ci siamo trovati davvero bene.

 

Via Vecchia strada Val Venosta 1

39028 Vezzano

https://www.vinschgerhof.com/it/

 

 

 

 

CAMMINATA:

Anche se sarei una camminatrice, lo sono sempre stata, avendo Bruno cerchiamo di fare passeggiate piacevoli, senza dislivelli importanti, con terreni morbidi e comunque non camminate troppo lunghe per non affaticarlo a causa di alcuni problemi che ha. Diciamo che le nostre camminate sono più o meno le camminate adatte per bambini come difficoltà, ma piacevoli per tutti. La partenza della nostra escursione è dal parcheggio alla fine della Val Martello, da lì parte il sentiero gola Plima. È un’area naturale ai piedi del Monte Cevedale dove il rio Plima ha inciso una gola. Il percorso è molto piacevole, in verità si possono scegliere più percorsi; infatti all’andata abbiamo fatto una strada ed al rientro un’altra. Il nostro punto di arrivo è stato il Rifugio Nino Corsi nel Parco Nazionale dello Stelvio dove abbiamo anche pranzato all’aperto… e si stava benissimo. Da lì volendo poi si può proseguire per camminate anche più lunghe ed impegnative. La nostra è durata circa un paio di ore, andando con calma.

NOTE:

  • Al rientro dalla passeggiata, una volta ripresa la macchina, lungo la strada incontrerete il Cafè Hölderle… fermatevi! Mangerete le migliori fragole con panna. Non le ho provate io direttamente perché purtroppo quando sono andata in Giugno la stagione delle fragole era in ritardo e non le avevano ancora, ma mi è stato vivamente raccomandato.
  • La montagna è bellissima ma non improvvisatevi nelle camminate, perché può essere pericolosa non solo se non avete l’attrezzatura giusta per la montagna (l’abbigliamento non può essere casuale), ma anche se scegliete percorsi non adatti alla vostra preparazione. Informatevi bene prima di scegliere un percorso. Chiedete all’albergo dove alloggiate, oppure rivolgetevi all’ufficio turistico della città in cui siete, sapranno darvi le informazioni giuste. In alternativa, prenotate una guida; potete sempre farlo attraverso l’albergo oppure rivolgendovi all’ufficio turistico. Fare una camminata con una guida, come abbiamo fatto noi, rende il percorso ancora più interessante, non solo perché ci si sente sicuri ma anche perché la guida sa raccontare cose che magari da soli non avremmo saputo. La nostra guida è stata Emanuela Nart.

 

Per maggiori informazioni su questa camminata, cliccate qui

 

 

 

 

 

PRODUTTORI LOCALI

 

Luggin

Mi piace provare cibi locali. Non ho potuto provare le famose fragole e albicocche fresche della Val Venosta, ma almeno le ho assaggiate in versione disidratata.

Una delle visite presso aziende locali, è stata presso Luggin, un’azienda biologica a conduzione familiare. Coltivano mele principalmente, con le quali poi creano dei succhi di mela favolosi (buonissimo quella della varietà Weirouge), aceto di mela, mele essiccate e sidro di mela. A proposito di frutta disidratata hanno anche albicocche, fragole, prugne e cachi. Cosa ho preso da portare a casa? Ovviamente tutte le varietà di frutta disidratata, il succo ed il sidro di mela ed una senape alle albicocche strepitosa. Non vendono direttamente on line, ma si può acquistare andando direttamente da loro. In alternativa, trovate i loro prodotti nel sito di Pur Südtirol a questo link

Nota: da Luggin non vendono direttamente mele fresche, ma inutile dire che non potete rientrare senza avere comprato mele della Val Venosta. Non avrete problemi a trovarle. Le mie preferite? La varietà Pinova.

 

Kandlwaalhof Luggin
Unterwaalweg 10
39023 Laas/Lasa – Vinschgau
www.luggin.net

 

 

 

 

Castellino delle erbe – Kräuterschlössl

Un’altra bella azienda a conduzione familiare. Vi piacciono erbe aromatiche, fiori eduli ed erbe in generale? Passate assolutamente da qui. La famiglia Gluderer si occupa di coltivazione di erbe da tre generazioni ed è stata la prima azienda, nel 1990 a passare a coltivazione interamente biologica. Hanno iniziato con erbe basiche, ma piano piano negli anni si sono specializzati ed hanno iniziato a produrre essenze, creme, tisane, dando la materia prima e la ricetta a laboratori specializzati in questo tipo di produzioni. Manuel ci ha trasmesso l’attenzione che hanno verso quello che fanno perché con passione e cura raccolgono le erbe a mano, staccano i singoli petali e foglie e poi mettono ad essiccare. La stanza dell’essiccazione aveva un profumo meraviglioso, sembrava di entrare in una erboristeria. Solo se fai tutto questo con passione, credendo nel tuo lavoro avrai un vero prodotto di livello.

Organizzano abitualmente visite con degustazioni, ed è possibile anche acquistare i prodotti nel loro negozio. È necessario chiamare prima per prenotare la visita.

 

Via Schanzen 50
I-39021 Coldrano

 

 

 

 

Lehengut – azienda vinicola

L’ultimo giorno, prima di ripartire, non potevamo non fare una tappa “vino”. Uno dei miei vini preferiti è il riesling per cui quando ho saputo che la meta dell’Alto Adige sarebbe stata la Val Venosta, già sapevo che avrei portato a casa qualche cartone di scorta. Caldo e sole di giorno e fresco di notte, sono gli “ingredienti” che rendono questo vino così buono. Vini di montagna ma che rispecchiano con grande carattere il loro terroir.

Siamo stati da Lehengut, azienda biologica dal 2006, con cinque ettari di frutteti e tre ettari di vigneti. La visita è molto carina. Come un percorso a tappe fra i vari terrazzamenti dove si vedono i diversi vitigni. Vengono raccontati i vini che ne derivano ed ovviamente poi c’è l’assaggio. Thomas ci ha raccontato che stanno costruendo anche dei pergolati lungo il percorso dove sarà ancora più piacevole fare la sosta, bere un calice di vino e godersi il panorama sulla vallata.

Vengono organizzate abitualmente le visite guidate con degustazione, si deve chiamare per prenotare.

 

Lehengut – Famiglia Plack
Via delle fonti 2/B

39020 Castelbello-Ciardes

www.lehengut.it

 

 

 

RISTORANTI

 

Quando si va in montagna si pensa di trovare solo canederli, speck e strudel che fanno parte della tradizione. L’Alto Adige però non è solo questo e stanno emergendo nuove realtà che lo raccontano. Conoscenza della tradizione ma anche voglia di raccontarla in modo diverso, voglia di trovare abbinamenti diversi. Anche per questo ho voluto, per una volta, uscire dai locali classici e tipici per farmi raccontare una cucina diversa… però poi, una volta rientrata casa, mi sono anche resa conto che non avevo mangiato nemmeno una fetta di strudel, che io adoro!!!! Mi toccherà tornare.

Due ristoranti mi hanno particolarmente colpito e consiglio senza dubbio.

 

 

Ristorante Flurin

Il Flurin si trova a Glorenza, la città, con la denominazione di città, più piccola d’Italia. Abbiamo parcheggiato fuori dalle mura e già solo nel tragitto per arrivare al ristorante, ho trovato che fosse molto carina. Purtroppo quel giorno c’era una gara podistica, tutto transennato e per questo non abbiamo potuto girare, ma se andate merita un giro perché sembra molto carina.

Due aspetti fondamentali al Flurin: territorialità e stagionalità. Amano la loro terra, la sanno osservare e soprattutto comunicare con lei attraverso coltivatori locali da cui prendono la materia prima di qualità che è la loro maggiore fonte di ispirazione per i piatti che creano. Un menù piccolo che cambia mensilmente, ma con il giusto equilibrio di proposte ed in aggiunta degli speciali del giorno.

Io ho mangiato degli ottimi asparagi verdi con uovo in camicia, patate e salsa romesco, e dei favolosi cappelletti di ricotta di bufala con ortica ed aglio nero. Ecco, non sono i piatti che ti aspetti di mangiare in montagna ma è bello anche provare qualcosa di diverso quando dietro c’è tanta attenzione.

Noi abbiamo mangiato all’aperto, ma all’interno il ristorante è molto bello.

Andate, sia per visitare Glorenza che per Flurin, rimarrete contenti.

Ha anche le camere per pernottare.

 

Flurin
Via dei Portici 2
39020 Glorenza

https://www.flurin.it/it/

 

 

 

 

Ristorante Kuppelrain

Una stella Michelina, un roseto con 400 meravigliose rose, 40 galline ed una bellissima famiglia ad accoglierti. Ho sempre detto che il cibo non sia solo cibo, ma esperienza a 360°, fatta da tanti tasselli. Il primo tassello, quello che viene prima del luogo, dell’ambiente, del cibo e del vino, sono le persone. Jörg Trafoier chef in cucina con il figlio, la moglie Sonya in sala con le figlie. Persone squisite, che sanno accoglierti, scambiare una parola, raccontarti un aneddoto, trasmettere il loro lavoro e la loro passione. Siamo arrivati alle 19:30 e ce ne siamo andati alla chiusura e questo succede solo quando si sta bene.

Un menù composto da due menù degustazione, ma non rigoroso perché ci si può costruire il proprio prendendo le pietanze da entrambi i menù. La materia prima la fa da padrona. Piatti non elaborati ma che esaltano il prodotto nella loro essenza. Consiglio di scegliere i vini in abbinamento al menù perché sarà meraviglioso avere Sonya che arriva con una bottiglia nuova ad ogni portata con un vino perfetto per la pietanza.

Il prezzo del menù completo con 5 portate è di €100 a persona, oppure €150 con i vini in abbinamento… trovo che sia un ottimo prezzo per un ristorante stellato e di quel livello.

A pranzo propongono una formula “bistrot” più semplice, con i tavolini all’aperto. Non l’ho provato, ma sono sicura che sia altrettanto valido.

Assolutamente consigliato.

Ha anche le camere per pernottare.

 

Ristorante Kupperlrain

Via Stazione 16
39020 Castelbello
Web: www.kuppelrain.com

 

 

 

 

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